L’evolversi della tecnologia e della ricerca permette di ottenere dei risultati davvero strabilianti. Ne è un chiaro esempio l’esperimento condotto a bordo della ISS che sta segnando la strada per l’utilizzo di nuove tecnologie per la stampa 3D di tessuti biologici e di organi.
Sulla Stazione spaziale si stanno conducendo degli studi sull’astrofisica, sulle scienze cosmiche e anche creando le basi per le future cure mediche. Grazie all’ultimo cargo giunto sulla Stazione Spaziale, infatti, l’equipaggio ha ricevuto il BioFarbrication Facility, ovvero un esperimento sulle biotecnologie che ha lo scopo di verificare i vantaggi della microgravità nella stampa 3D di tessuti viventi.
Stampante 3D ANYCUBIC D Predator Stampa di grandi dimensioni 370 * 455mm con Auto Levelling e Flying Extruder Adatto per PLA da 1,75mm, ABS, TPU
In particolare gli astronauti potranno utilizzare una particolare stampante 3D che permette di stampare uno speciale tessuto biologico utilizzabile come cerotto per sigillare una parete cardiaca danneggiata. In realtà non si tratta di una vera propria novità, anche perchè i ricercatori stanno già lavorando da diverso tempo sulla fattibilità di ottenere delle macchine in grado di stampare tessuti umani o addirittura interi organi. Come è facile intuire, però, si tratta di uno studio che richiede ulteriori approfondimenti, soprattutto perchè bisogna usare complicati telai in grado di mantenere la forma dell’organo durante la stampa.
Una volta effettuata la stampa, infatti, una delle operazioni più complesse è rappresentata dal distacco dell’organo dal telaio. Proprio per questo motivo l’intento dei ricercatori è quello di usare la microgravità della ISS come supporto in questo studio. La quasi totale assenza di gravità, infatti, dovrebbe consentire la stampa dei tessuti senza ricorrere al supporto dei telai. Tale esperimento sarà così preparato dagli astronauti a bordo della Stazione Spaziale, per essere controllato da Terra. In particolare i tessuti verranno stampati all’interno di speciali bio-reattori dove potranno crescere sotto l’attento controllo degli scienziati.
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