Ormai pur di uscire di casa la gente le sta veramente provando tutte. Il fatto che vi stiamo per raccontare ha davvero dell’incredibile. Andiamo a scoprire meglio cosa è successo.
“In casi come questo il primo passo è verificare se il professionista in questione sia iscritto all’Ordine dei Medici Verona e, in caso affermativo, convocarlo per un chiarimento, a seguito del quale il Presidente porta l’episodio all’attenzione del Consiglio per stabilire se ha o meno una rilevanza disciplinare”.
Queste sono state le parole nelle ultime ore rilasciate da parte di Carlo Rugiu, non altro che presidente dell’Ordine dei Medici di Verona, commentando un fatto diffuso via social da un dottore di Verona di chirurgia estetica, che sul proprio profilo Instagram aveva pubblicato un filmato dove mostrata la propria partner uscire dal bagagliaio dell’auto.
Tutto ciò sarebbe stato fatto per eludere qualsiasi controllo da parte della Polizia, mentre portava la donna dalla sua casa a quella del figlio, che festeggiava gli anni. Non manca il filmato con la torta e il figlio che dice “Non cambia un cazzo la quarantena, non cambia niente!”. Come se non bastasse, il dottore ha aggiunto anche uno scatto di gruppo, dove l’ex moglie e la ragazza di ora sono vestite solo di un cuscino. Hashtag: #quarantinepillowchallenge.
Il dottore in un secondo momento ha bloccato il proprio account Instagram, che fino a qualche ora fa era pubblico.
“Non c’è dubbio – aggiunge Rugiu – che in questo momento fatti del genere gettano ombra su una categoria professionale che si sta impegnando con abnegazione e senso del dovere, spendendosi oltre ogni limite, e talvolta in carenza di adeguate protezioni, per far fronte all’emergenza Covid-19”. Anche la Clinica dove il professionista lavora ha preso le distanze dal comportamento che ha avuto inspiegabilmente il dottore. In un apposito comunicato la direzione ha voluto sottolineare che questo non è un dipendente, “ma un libero professionista e che, come altri, utilizza le sale operatorie della struttura al bisogno ed in forma privata”.
Il caso è diventato popolare dopo che ne ha parlato sulla sua pagina Facebook Selvaggia Lucarelli: “A Verona e dintorni – stando alla Lucarelli – la voce circolava su tutte le chat di concittadini, pazienti e conoscenti”.
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