In base ad una ordinanza dello scorso ottobre della Cassazione e ad una recente sentenza della Corte di Appello di Roma, in caso di mancata notifica della multa la cartella è valida ugualmente.
Come mai? Ebbene, bisogna ricordare che la cartella esattoriale presuppone la notifica di un precedente atto. La cartella esattoriale, infatti, è di solito l’ultimo atto di un procedimento amministrativo rivolto all’accertamento della condotta illecita del cittadino. Prima, infatti, il diretto interessato riceve una multa. Ma cosa succede se quest’ultima non viene notificata.
Secondo la Cassazione prima e la Corte di Appello di Roma dopo, non ci si può opporre a una cartella esattoriale per una multa mai notificata se, insieme a tale eccezione, ossia l’omessa notifica del verbale, non si deducono anche i vizi di merito che si sarebbero sollevati contro la contravvenzione. Ossia non vi sono motivi tale da poter ritenere il verbale illegittimo.
In particolare, in base alla Corte di Appello di Roma: “Svolgendo l’opposizione avverso cartella esattoriale, ove si deduca l’invalidità della notifica degli atti presupposti, tale deduzione ha la funzione di recuperare i mezzi di tutela pregiudicati dalla mancata conoscenza, sicché l’omessa o irrituale notifica funge esclusivamente da argomentazione preliminare rispetto a censure relative all’atto presupposto, che vanno necessariamente svolte. Di conseguenza, qualora nel ricorso introduttivo non siano espresse contestazioni nel merito dei verbali di accertamento, ma esclusivamente sull’irregolarità delle notifiche, con ciò consentendo il momento recuperatorio, ma precludendo la sua utilità ai fini dell’accertamento di eventuali carenze della pretesa creditoria sottesa alla cartella opposta, l’impugnativa va necessariamente respinta”.
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