Il vostro coniuge vi ha tradito e avete deciso di procedere con la separazione, anticipando già all’altro di non voler versare nemmeno un euro di mantenimento anche se ha il reddito molto basso. Allo stesso tempo, però, vi sono di mezzo i figli e vi state chiedendo se il coniuge infedele abbia diritto o meno all’affidamento. Entriamo quindi nei dettagli e scopriamo cosa dice la legge in merito.
I figli dopo la separazione
In base a quanto stabilito dalla Cassazione, si opta generalmente per il principio della cosiddetta maternal preference. Ovvero, fino a quando i figli sono minorenni devono essere preferibilmente collocati presso la madre, più incline “per natura” a prendersi cura delle loro esigenze.
All’atto della separazione, quindi, il tribunale dispone,, generalmente, l’affidamento condiviso, optando per l’affidamento esclusivo solo in casi eccezionali in cui uno dei due genitori non sia in grado di gestire il minore.
Per quanto concerne la residenza, in genere, viene fissata presso la madre, salvo il caso in cui il figlio, con più di 12 anni , abbia manifestato una netta preferenza per il padre.
Tradimento: cosa comporta?
Fin qui abbiamo visto come funziona l’affidamento dei minori in caso di separazione dei coniugi. Ma cosa succede in caso di tradimento? Il tradimento è senz’ombra di dubbio contrario ai doveri del matrimonio e per questo motivo comporta l’addebito, ossia la dichiarazione di responsabilità da parte del tribunale, a carico del coniuge adultero. Questa responsabilità però comporta solamente la perdita del diritto al mantenimento e la perdita del diritto a divenire erede dell’ex coniuge qualora questi muoia prima del divorzio.Nel caso in cui il tradimento sia una cosenguenze di un allontanamento già effettivo dei coniugi, non è possibile richiedere nemmeno l’addebito.
Viste queste premesse, quindi, è facile intuire che il tradimento non comporta in alcun modo né la perdita del diritto di ottenere la collocazione dei figli, né di avere l’affidamento condiviso.
0 Comments