Tutti quanti siamo stati adolescenti e sappiamo com’è difficile questa fase della vita che fa da transito dall’infanzia alla vita adulta. Ma come fare quando ci si trova a dover crescere dei figli adolescenti? Ovviamente non esiste una bacchetta magica e tutti quanti ci troviamo a dover fare i conti con alcune difficoltà, tuttavia vi sono alcuni accorgimenti utili che sicuramente possono aiutare a sopravvivere ai gigli adolescenti.
Come sopravvivere ai figli adolescenti
Spesso ingestibili, i figli adolescenti non sono altro che la versione più giovane dei genitori. Prima di diventare mamma e papà, infatti, tutti quanti siamo stati adolescenti e proprio questo è il punto da cui bisogna partire per riuscire ad instaurare un buon rapporto con i figli. Questo non vuol dire fargliele passare tutte liscia, ma semplicemente è necessario comprendere il loro stato d’animo e le sensazioni.
D’altronde, come spiegato da vari neuroscienziati, psicologi e sociologi, la pubertà segna l’inizio di un periodo molto delicato, sia per i ragazzi, sia per gli adulti che stanno con loro. Ebbene, secondo Daniel Siegel, psichiatra a capo del Mindsight Institute della University of California, bisogna sfatare tre falsi miti.
Il primo è che che se i ragazzi si comportano in modo “folle” non è esclusivamente e direttamente colpa degli ormoni. In secondo luogo non è vero che l’adolescenza è un periodo di immaturità. Per finire non è vero che gli adolescenti devono passare dalla dipendenza dagli adulti a una totale indipendenza.
Se è pur vero che vi è un aumento degli ormoni, è bene ricordare che a determinare l’adolescenza è soprattutto il cervello. “I processi cerebrali che governano il controllo cognitivo del comportamento, in questi anni non sono infatti ancora maturi ma in via di trasformazione”.
Il secondo e il terzo mito da sfatare, poi, sono strettamente collegati. I genitori, infatti, hanno bisogno di non sentirsi abbandonati dai genitori. Come spiega Pietro Roberto Goisis, psichiatra della Società Psicoanalitica Italiana.!Ai genitori dei miei giovani pazienti dico sempre che, in attesa che le acque della tempesta adolescenziale si calmino, devono salire su un’altra barca, mettersi la cerata e attaccarsi con un cavo di sicurezza alla base di un albero: non aspettare che passi e basta, ma navigare a fianco dei ragazzi, magari stando dietro di loro per guidarli e farli arrivare a destinazione senza troppe ferite.
Per sopravvivere agli adolescenti, quindi, è importante capire le loro paure ed immedesimarsi. Allo stesso tempo non bisogna sottovalutare i campanelli di allarme. Come spiega Alfio Maggiolini, docente di Psicologia del ciclo di vita all’Università di Milano-Bicocca: “ Nel caso in cui i comportamenti antisociali (episodi di vandalismo, furti, violenze, uso di sostanze stupefacenti o di alcolici) siano accentuati e persistenti. Soprattutto, se i problemi di comportamento cominciano già alla materna o alle elementari”.
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