Purtroppo le cose non vanno sempre come previsto e spesso può capitare per finire di indebitarsi, senza riuscire a saldare i propri debiti. Cosa succede, quindi, se ad indebitarsi è il figlio maggiorenne? Scopriamolo assieme!
Debiti dei figli minorenni ricadono sui genitori?
I debiti sono conseguenza di un impegno di natura civile, per questo motivo la regola generale vuole che i genitori siano tenuti a pagare al posto di quest’ultimi. Allo stesso tempo, però, è bene ricordare che il contratto stipulato da un minore è annullabile dai genitori in quanto concluso da un soggetto incapace. L’annullamento del contratto deve avvenire entro massimo 5 anni. Se non sono passati ancora cinque anni, quindi, i genitori possono chiedere al giudice di annullare il contratto, restituire il bene e chiedendo il rimborso dei soldi già versati dal figlio.
Se si tratta di debiti derivanti da fatti illeciti, invece, non è possibile annullare il contratto e i genitori sono tenuti a pagare il debito per conto del figlio.
Debiti dei figli maggiorenni: ricadono sui genitori?
Cosa succede se ad indebitarsi sono i figli maggiorenni? Ebbene, in questo caso i debiti non ricadono sui genitori. Tuttavia vi è un’eccezione. Se il figlio maggiorenne convive ancora con i genitori ei creditori propongono un pignoramento mobiliare, l’ufficiale giudiziario si recherà presso la comune abitazione, presumendo che i beni presenti in casa appartengono al debitore. In questo caso, quindi, anche se il figlio è maggiorenne, i genitori potrebbero trovarsi a rispondere dei debiti di quest’ultimo.
I genitori, quindi, devono dimostrare, seduta stante o con un successivo ricorso al giudice dell’esecuzione, di essere i legittimi titolari di tali oggetti.
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