La nascita di un figlio è senz’ombra di dubbio il momento più bello della propria vita, ma è possibile dare qualsiasi nome o vi sono delle leggi da rispettare? Scopriamolo assieme!
Attenti a ciò che dice la legge
Innanzitutto è bene sapere che secondo la legge italiana il nome da dichiarare nell’atto di nascita deve corrispondere al sesso del bambino. Pertanto, non è possibile dare un nome maschile ad una bambina e viceversa. L’unica scappatoia in questo caso è usare il doppio nome, come ad esempio Giovanni Maria, ma ricordatevi che il numero dei nomi che è attribuire non potrà essere illimitato.
Per legge, infatti, bisogna rispettare il limite dei tre nomi. Oltre questo numero, quindi, non è possibile dare altri nomi ai propri figli. Se tra i nomi indicati vi è la cosiddetta virgola, inoltre, è bene che sappiate che nei successivi certificati risulterà soltanto il primo nome.
È possibile dare il proprio nome?
Vi piacerebbe chiamare il vostro figlio con il vostro stesso nome?
Ebbene, dovete sapere che la legge non ve lo consente. È vietato, infatti, dare il nome del padre del bambino oppure un cognome come nome oppure quello di un fratello o di una sorella viventi. Nel caso in cui l’ufficiale dello stato civile dovesse ricevere una dichiarazione del genitore in senso contrario, informerebbe il Procuratore della Repubblica in modo tale da poter promuovere l’inevitabile procedimento di rettificazione del nome.
Per finire, inutile sottolineare che non è possibile dare un nome ridicolo ad un bambino. Ma da questo punto di vista non penso ci sia bisogno di una legge per evitare situazioni imbarazzanti a carico dei propri figli.
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