In presenza di uno stato di malattia il dipendente ha diritto a restare a casa e a tal fine bisogna ottenere l’apposita certificazione da parte del medico curante. Ma cosa succede se il medico sbaglia la relativa compilazione? Scopriamolo assieme!
Certificato di malattia sbagliato
Come ben saprete, a partire dal 2010, i certificati di malattia devono essere compilati e spediti in via telematica. Una procedura che permette di semplificare le comunicazioni, ma che allo stesso tempo può provocare l’insorgere di problemi in caso di errori nella redazione e nell’invio dell’attestazione medica. Tuttavia non bisogna preoccuparsi: lo stesso sistema, infatti, contempla delle soluzioni ad hoc in presenza di errori.
A differenza di quanto alcuni possano pensare, la compilazione del certificato telematico di malattia è un’operazione che richiede inevitabilmente un po’ di tempo e, se tutto questo non bastasse, il medico dovrebbe ogni volta ricontrollare tutti i campi prima di procedere all’invio. Errare, però, è umano e se il medico sbaglia a compilare il certificato può annullare il documento già emesso e trasmesso entro 24 ore dall’emissione del certificato stesso. Se l’annullamento viene richiesto dopo 24 ore dall’emissione del certificato, il medico curante deve rilasciare al lavoratore ammalato una dichiarazione scritta dettagliata che certifichi le variazioni rispetto a quanto trasmesso per via telematica. Tale dichiarazione scritta deve essere consegnata all’Inps e al datore di lavoro a cura del lavoratore.
Se invece l’errore concerne l’indicazione dell’indirizzo per la reperibilità del lavoratore bisogna stare attenti. A livello generale, infatti, non si può giustificare il dipendente la cui visita di controllo domiciliare venga effettuata in un indirizzo diverso. A tal fine bisogna ricordare che in caso di errore la responsabilità ricade sempre sul dipendente. Proprio per questo motivo il lavoratore ha il diritto di verificare i dati scritti dal medico curante. La legge, infatti, offre la possibilità al dipendente di richiedere che una copia del certificato telematico di malattia gli venga inviata sulla casella di posta elettronica personale.
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