La gravidanza è senz’ombra di dubbio uno dei periodi più belli della propria vita, durante il quale la donna vede crescere nel suo corpo il frutto del suo amore. Allo stesso tempo, però, bisogna comunque fare i conti con i vari impegni della vita quotidiana e tra questi si annovera il lavoro. Ebbene, oggi vedremo assieme come funziona il congedo e l’indennità di maternità per le lavoratrici parasubordinate.
Collaboratrici in gravidanza e lavoro
Al fine di garantire un’opportuna tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale. il Jobs Act autonomi ha introdotto rilevanti modifiche al testo unico in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità. Tra questi si fa anche riferimento alle lavoratrici parasubordinate, o collaboratrici (co.co.co.), e le libere professioniste iscritte presso la gestione Separata che hanno diritto, così come le lavoratrici dipendenti, ad astenersi dal lavoro per maternità ed alla relativa indennità.
Ebbene, dovete sapere che le lavoratrici autonome hanno diritto all’indennità per maternità senza astenersi effettivamente dal lavoro. Per ottenere ciò, sia le professioniste che le collaboratrici devono risultare iscritte in via esclusiva alla gestione Separata dell’Inps, con versamento dell’aliquota aggiuntiva dello 0,72% per almeno una mensilità nei 12 mesi precedenti i 2 mesi anteriori alla data del parto. Lo stesso discorso vale anche in caso di adozione, a prescindere dall’età al momento dell’adozione o dell’affidamento, fino al compimento della maggiore età dello stesso.
Le persone iscritte in via esclusiva alla gestione separata hanno diritto all’indennità di maternità così come previsto per il lavoro dipendente, a prescindere dall’astensione del lavoro. Nel caso in cui si voglia usufruire di quest’ultima eventualità, allora è possibile avvalersi delle disposizioni in materia di flessibilità del congedo di maternità. La lavoratrice interessata deve provvedere dare la relativa comunicazione all’Inps, semplicemente selezionando l’apposita dichiarazione nella domanda telematica di indennità di maternità, e deve presentare la certificazione medica al proprio committente.
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