Un fatto che in queste ore sta facendo molto discutere. Il buffet organizzato all’interno dell’Hotel dei Poveri in vista dell’inaugurazione del primo lotto dei lavori per quanto riguarda la riqualificazione alla presenza del governatori Toti, sindaco Bucci e assessori delle giunte, ha sollevato un polverone non indifferente. Andiamo a scoprire meglio cosa è successo.
Dopo la conferenza stampa e la festa, è iniziato un piccolo buffet composto da tantissime prelibatezze liguri.
Le linee guida approvate dalla conferenza delle Regioni – e quindi anche dal presidente Toti – specificano tuttavia che “la consumazione a buffet non è consentita” e che la norma si applica, come tutte le altre, a “ogni tipo di esercizio di somministrazione di pasti e bevande, quali ristoranti, trattorie, pizzerie, self-service, bar, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie (anche se collocati nell’ambito delle attività ricettive, all’interno di stabilimenti balneari e nei centri commerciali), nonché per l’attività di catering“.
“Nella notte sono stati liberalizzati i buffet? C’è una nuova ordinanza di Toti e Bucci che dà il via libera ai cocktail rinforzati? O le regole valgono solo per alcuni? – inizia in questo modo il Pd in una nota – Ci risulta che questa mattina, alla cerimonia di inaugurazione dei lavori di restauro dell’Albergo dei Poveri, i presenti abbiano banchettato in spregio alle ordinanze anti contagio, prelevando senza guanti e mascherine da cabaret di focaccia e cesti di patatine”.
E per dire la verità, come si può capire e testimoniano le immagini, il personale che si è preso la briga di portare il catering maneggiava gli alimenti solo ed esclusivamente utilizzando gli strumenti classici di servizio mettendo piatti di plastica agli ospiti presenti, ma diverse persone – iniziando dal sindaco Bucci, che ha dato inizio alla festa – ha prelevato dai piatti presenti i cibi senza guanti con il consenso dei camerieri presenti sul posto.
“Il tutto, mentre bar e ristoranti dopo due mesi di chiusura sono costretti a rispettare regole rigidissime per la consumazione di cibi al banco e al buffet. Ma allora quali sono le regole da rispettare ad oggi– è la domanda che si pone ancora il Pd – Dalle istituzioni pretendiamo serietà e attendiamo chiarezza”.
Abbiamo gestito gli spazi con la misurazione della febbre e i guanti, i tavoli sono stati disposti per non creare assembramenti, il buffet è stato servito, per cui è come andare al bar”, la replica immediata del commissario straordinario dell’Asp Emanuele Brignole Marco Sinesi. “Siamo stati estremamente attenti a tutto, secondo me l’azienda poteva operare – prosegue – Abbiamo fatto il calcolo che questa superficie poteva ospitare 48 persone, eravamo 32”.
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