Grazie al movimento #MeToo, è sufficiente accedere a Twitter o Facebook per vedere quante donne sono vittime di molestie o commenti non proprio carini sia di persona che online.
Secondo uno studio effettuato dal Pew Research Center, la maggior parte delle molestie online avviene sui social media e più della metà delle donne di età compresa tra i 18 ei 29 anni ha dichiarato di aver ricevuto immagini sessualmente esplicite senza aver dato il proprio consenso.
Episodi che spesso potrebbero sfociare in situazioni poco piacevoli e proprio per questo motivo oggi cercheremo di vedere assieme quali accorgimenti adottare per permettere alle donne di navigare in Internet senza paura.
Molestie sui social network
La maggior parte delle molestie online avviene sui social media e a causa della sua natura pubblica, Twitter è una delle piattaforme di social media più famose quando si tratta di molestie online
Per utilizzare al meglio Twitter, quindi, si consiglia di usare profili multipli, creare un profilo personale e uno pubblico e soprattutto segnalare e bloccare i molestatori.
Inoltre vi suggeriamo di non fare geotagging. Quest’ultimo, infatti,
consiste nell’includere nei propri post la posizione da cui questi sono stati inviati. Per proteggersi da doxing e stalking, è meglio non usare questa funzione. Fortunatamente, il geotagging richiede l’attivazione, quindi per impostazione predefinita la posizione non viene mostrata. Allo stesso tempo siate consapevoli del fatto che potreste rivelare la vostra posizione anche senza geotagging, semplicemente menzionando dove vi trovate.
Questi consigli, ovviamente, non valgono solamente per Twitter, ma per tutti i social network, come anche Facebook ed Instagram.
Prevenire il doxing
La forma più estrema di molestie online è il doxing. Il doxing avviene quando le informazioni personali di qualcuno, come l’indirizzo, il numero di telefono, il luogo di lavoro, i dati bancari e persino informazioni sui loro familiari, vengono pubblicate online come per invitare gli altri a molestarlo.
Per evitare di essere doxati, quindi, vi consigliamo di cercarvi su Google. Grazie ad una semplice ricerca potrete vedere quali informazioni su di voi sono già online. Se tra queste ci sono dati che possono essere usati per identificarvi, provate a farli rimuovere. Iscrivetevi a un servizio che vi eliminerà dai siti di broker di dati e verificate che il vostro account email non sia stato coinvolto in una violazione dei dati. Per finire usate una VPN. Utilizzando una rete privata virtuale, è possibile crittografare tutte le attività online per proteggersi dagli hacker
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